Palazzo Arabesco Aprile

Antica dimora del commendatore Giuseppe Tamborino Frisari, che nel 1929 incarica il celebre Antonio Montefusco di restaurare, arredare e decorare il proprio palazzo in maglie. L'incarico risulta prestigioso sia per l'importanza e notorietà del committente sia per le dimensioni del palazzo: non si tratta infatti solo di decorare le superfici murarie e voltate degli ambienti, bensì di ridisegnare la planimetria dell'intero edificio e del giardino, trasformare le precedenti strutture architettoniche e progettare ogni singolo particolare, dalla decorazione di interni agli arredi, realizzati secondo un gusto che allora Montefusco definisce "stile moderno". Il progetto decorativo generale sembra una "summa" di stili e apporti diversi, coagulari attraverso una rilettura in chiave decò, fatta ecceione per gli ambienti di rappresentanza di maggior dimensioni in cui sono riconoscibili gli influssi sia di modelli ascrivibili alla tradizione classica, sia della scuola romana che ha dominato la formazione dell'artista negli anni dell'accademia di belle arti. Il lavoro molto complesso portò il Montefusco a dirigere per due anni oltre 200 maestranze di ogni tipo (muratori, elettrotecnici, falegnami, fabbri e pittori) e segnò la sua affermazione nel panorama artistico locale. Egli, infatti trasformò le strutture del vecchio palazzo, disegnò e fece eseguire archi e scaloni in marmo, splendidi saloni in stile mediorentale e principesche sale da bagno. Questi lavori di decorazione eclettica della prima metà del 900 hanno contribuito a conferire al palazzo il suo splendore. Il palazzo arabesco nel cuore di Maglie, regala atmosfere da mille e una notte ed è in grado di conquistare al di là di ogni tempo chiunque lo visiti, facendolo immergere in pochi istanti in una cultura lontana, ma un tempo così vicina a noi da lasciare tracce indelebili nella nostra terra.
Oggigiorno di proprietà della famiglia Aprile, apre le sue sale a tutti coloro che intendano utilizzare una location esclusiva per i loro eventi indimenticabili.