14 Marzo 2011
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La struttura nasce per rendere la regione una location prestigiosa e dare occupazione
La Puglia, una delle regioni più importanti dell’Italia cinematografica, avrà i suoi studios. Saranno dedicati a Rodolfo Valentino, porteranno il suo nome e sorgeranno proprio a Castellaneta (in provincia di Taranto), città natale del mitico attore. Le strutture – giusto premio per una regione ormai da anni protagonista del cinema internazionale - potranno contare su un teatro di posa da 1500 mq situato all'interno del Parco Felifonte e su un centro produttivo in Provincia di Bari. Gli studios permetteranno, dunque, di produrre e gestire interamente in loco eventi cinematografici e teatrali e, inoltre, ospiteranno corsi di formazione realizzati in collaborazione con ‘Cinecittà Luce’ e rivolti alla costruzione di professionalità tecniche specifiche per il settore, attualmente carenti in Puglia. «Corsi di formazione – ha affermato Luciano Sovena di Cinecittà Luce – nati per scoprire nuovi talenti e nuovi tecnici che saranno i grandi protagonisti del cinema di domani. Un’iniziativa importante, dunque, che assume significati ancora più profondi svolgendosi all’interno degli studios 'Rodolfo Valentino', struttura che arricchisce il lavoro già prestigioso e all’avanguardia che la regione Puglia per la cinematografia italiana».
Il progetto è stato presentato a febbraio dal responsabile spettacolo del Pdl, Gabriella Carlucci, insieme a Nuccio Altieri, vicepresidente della Provincia di Bari, all'amministratore delegato di Cinecittà Luce, Luciano Sovena, al presidente dell'Associazione culturale Teatro Apulia, Antonio Bellino e al consigliere provinciale Marino Gentile. «Gli studios 'Rodolfo Valentino' - ha dichiarato la Carlucci nel corso della presentazione alla Camera - mettono la Puglia all'avanguardia in Italia nella produzione cinematografica e teatrale. Concepita per lavorare in sinergia con l'Apulia Film Commission, la struttura risponde ad un obiettivo preciso: rendere la regione una location cinematografica di prestigio in grado di autoprodurre integralmente e di fornire, soprattutto, una risposta concreta in termini di occupazione. Temi importanti, questi, per una regione che nel terzo trimestre del 2010 ha fatto segnare un tasso di disoccupazione del 12,2 percento»..