di Enny Mazzella
UnPostoSicuro.jpg"Un posto sicuro" è questo il titolo del nuovo film di Francesco Ghiaccio che analizza la vicenda Eternit e che vedrà protagonista la cittadina vittima dell'amianto con le sue location.
La produzione Eternit fu vista dapprima come risorsa economica e lavorativa e successivamente come un vero e proprio incubo a causa della fibra killer che ha causato tante morti per mesotelioma pleurico.
Il film, che sarà girato nei primi mesi del 2015, sarà prodotto da Indiana Production e da La Piccola Società. Racconta la storia di Luca, trentenne senza più sogni che vive barcamenandosi con il suo lavoro di clown per animare feste private. Improvvisa come una fucilata in pieno petto arriva la notizia che il padre Eduardo, ex operaio Eternit, sta morendo di mesotelioma. Luca inizia così un percorso di avvicinamento alla dolorosa vicenda, sarà il rapido corso della malattia a farli riavvicinare e costringerli al confronto. Il loro percorso sarà accompagnato da tutta Casale Monferrato, in fermento per l'avvicinarsi della sentenza del processo Eternit.
La produzione ricerca almeno 600 figuranti tra i 18 e gli 80 anni. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook del film a questo link.
"Il film, dalla forte connotazione culturale e storica - ha spiegato l'assessore Daria Carmi - fa parte di quel percorso partecipato, fatto di tante e diverse tappe, per aumentare la sensibilità non solo dell'intera città ma di tutti quei soggetti che vorranno approfondire la triste tematica e esserne maggiormente consapevoli. Questo lo si potrà fare diventando veri e propri protagonisti delle riprese, perché significa sostenere attivamente la produzione del film".
"La pellicola - ha concluso Carmi - sarà un ulteriore tassello della reazione che il territorio sta dimostrando nei confronti della sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato prescritto il reato di disastro ambientale nel processo Eternit. Una sentenza che ha provocato l'indignazione collettiva, ma che dimostrerà, la caparbietà di Casale e del Monferrato nel chiedere giustizia".
Quest'opera ha ottenuto il patrocinio del Comune di Casale Monferrato, il sostegno della Film Commission Torino Piemonte, del Fondo Investimenti Piemonte, della Regione Piemonte e si avvale della collaborazione dell'AFeVA (Associazione Familiari e Vittime Amianto). Le riprese, interamente realizzate a Casale, dureranno circa 5 settimane.


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