Il1° marzo a Orbassano (TO) Roberto Mantovani e Linda Cottino presentano "Dell'amore e dell'alpinismo, la storia di Ninì", il film di Gigi Giustiniani e Raffaele Rezzonico, vincitore del premio Genziana d'Oro come Miglior Film di Alpinismo al Trento Film Festival 2015

Pellicola 2La XVIII edizione di CINEMA in VERTICALE prosegue martedì 1 marzo a Orbassano e giovedì 3 marzo a Giaveno con Roberto Mantovani e Linda Cottino che presentano “Ninì”, film di Gigi Giustiniani vincitore del premio Genziana d'Oro come Miglior Film di Alpinismo al Trento Film Festival 2015

Roberto Mantovani e Linda Cottino, giornalisti esperti sui temi della montagna, presentano così il film:

Ninì narra la storia ritrovata di Ninì Pietrasanta e Gabriele Boccalatte con un’incursione cinematografica nell’alpinismo piemontese e torinese degli anni compresi tra le due guerre. Costruito quasi per intero con una sapiente opera di cucitura di spezzoni di pellicola dell’epoca, racconta la storia della milanese Ninì Pietrasanta, classe 1909, bravissima scalatrice, prima fidanzata, poi moglie e infine vedova di Gabriele Boccalatte, enfant prodige dell’alpinismo torinese.

Il lungometraggio ripercorre una vicenda in cui si mescolano scelte di vita, scalate ad alta quota, tentativi audaci e aperture di prestigiose vie nuove nel gruppo del Monte Bianco ma anche in Dolomiti, e apre una finestra sui personaggi che animavano la scena alpinistica del tempo: Renato Chabod, Giusto Gervasutti, Piero Ghiglione, Piero Zanetti, Emanuele Andreis e altri. Li si vede far squadra, arrampicare, condividere le serate al bivacco e la meraviglia suscitata dai grandi panorami glaciali. Il 24 agosto 1938, Boccalatte muore con il compagno Mario Piolti sulla parete sud ovest dell’Aiguille de Triolet. Ma la storia non finisce lì. Ninì ha un bimbo di un anno, Lorenzo, e si dedicherà completamente a lui. Per anni, Lorenzo Boccalatte, che oggi ha 78 anni, crescerà lontano dai ricordi alpinistici della mamma, e per tutta la vita si occuperà d’altro. Solo dopo la morte della madre, aprendo i bauli con i vecchi ricordi di famiglia, scoprirà chi erano davvero suo padre e sua madre.

Sostenuto dal Doc-FF Film Fund della Film Commission Valle d'Aosta, il film è stato realizzato anche grazie ad una campagna di finanziamento dal basso, cui hanno contribuito decine di sostenitori internazionali. I fondi raccolti sono stati utilizzati per salvare e restaurare le pellicole di Ninì, in collaborazione con la Rumblefish VFX di Milano, specializzata nella post produzione.


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