Il credito di imposta può essere chiesto dalle
imprese di produzione cinematografica ed è pari al
15% del costo complessivo di produzione è fino all’ammontare massimo di euro
3.500.000 per periodo d’imposta.Nel caso di
produzioni associate il credito di imposta spetta a ciascun produttore associato, in relazione alle spese di produzione direttamente sostenute e in proporzione alla quota di effettiva partecipazione.Nel caso di
produzioni con contratti di appalto il credito di imposta spetta sia al produttore esecutivo sia al produttore appaltante, in relazione alle spese di produzione da ciascuno sostenute.Sono
beneficiari del credito d’imposta:
- Film di nazionalità italiana (art.5 della “legge cinema” (decreto legislativo n. 28 del 2004) e decreto 7.5.2009 “tax credit produttori”);
- Film riconosciuti di interesse culturale dalla Commissione per la cinematografia (art. 7 della legge cinema e decreto 7.5.2009). Nell’ambito di questi ultimi, la Commissione per la cinematografia può attribuire l’ulteriore qualifica di “film difficile”, ai fini di un maggior livello della soglia di aiuti pubblici e quindi anche dell’entità del beneficio fiscale.
Riconoscimento requisiti per i produttori Per accedere alle agevolazioni fiscali, le imprese di produzione devono chiedere alla direzione generale per il Cinema il riconoscimento dell’eleggibilità culturale dei film prodotti. I film in oggetto sono sottoposti a un test di eleggibilità che ne assicura la matrice culturale italiana o europea (tabella A del decreto 7.5.2009). Viene effettuata una specifica istruttoria tecnica, ricorrendo se necessario al parere della Commissione per la cinematografia. Se entro il mese successivo alla richiesta di riconoscimento non interviene un provvedimento di diniego, il film ottiene automaticamente l’eleggibilità culturale.Il credito d’imposta attribuito viene
revocato e decade per:
- Mancato riconoscimento in via definitiva del requisito della nazionalità
- Subentro di altra impresa di produzione
- Violazione del vincolo di territorializzazione
Vincolo di territorializzazione in Italia (art.2, comma 7, del decreto “tax credit produttori”) = deve obbligatoriamente essere speso sul territorio nazionale un importo pari ad almeno l’80% dell’entità del beneficio fiscale.
Il credito di imposta spetta nel caso di realizzazione sul territorio italiano di film o parti di film “stranieri” (ovvero non riconosciuti di nazionalità italiana), su commissione di produzioni estere, con valorizzazione del territorio stesso ed evitando ambientazioni artificiali. Destinatarie sono imprese di produzione esecutiva e industrie tecniche.In questo caso, il credito d’imposta:
- è pari al 25% del costo di produzione della singola opera.
- è per spese di produzione, effettuate sul territorio italiano, che non eccedano il 60% del budget complessivo.
- è limite massimo, per ciascun film, di 5 milioni di euro
- è non è cumulabile con il credito di imposta “produzione film nazionali”
I film in oggetto sono sottoposti a un test di eleggibilità che ne assicura la matrice culturale italiana o europea (tabella C del decreto 7.5.2009).