tornatore e poillucci26.3.2013 | 8.38 – “Film Commission 2.0 – Rilancio delle politiche di sostegno alla produzione audiovisiva in Friuli Venezia Giulia“. Questo il titolo dell’evento organizzato questa mattina dalle 9.30 all’Hotel Savoia.
Un appuntamento di discussione sul mondo dell’audiovisivo in Friuli Venezia Giulia – tra potenzialità, necessità e prospettive – alla vigilia delle prossime elezioni regionali. Un’opportunità per sottolineare l’importanza di un settore che a partire dal 2000, con la nascita di Fvg Film Commission, ha creato indotto, professionalità e impresa, oltre ad un importante ritorno di immagine territoriale, ma che ora vive un momento di assoluta incertezza.
Per restare in ambito cinematografico: The End o To be continued? Rinunciare ad un comparto in salute o rilanciarlo con determinazione e strategia? Tre tavoli di approfondimento su altrettante tematiche per discutere su i diversi aspetti della produzione audiovisiva, sia nazionale che regionale, e per contribuire a dare una risposta: “Film Commission & Film Fund, La migliore offerta: marketing territoriale e benefici economici”, “Zone di cinema: enti pubblici e territori al servizio della produzione audiovisiva” e “Cinema made in Fvg: piccole imprese per una grande impresa – Il caso Zoran”. Alle 12 è in programma anche il confronto fra i candidati alla presidenza della Regione Renzo Tondo, Debora Serracchiani, Saverio Galluccio e Franco Bandelli.
“Film Commission & Film Fund, La migliore offerta: marketing territoriale e benefici economici”
Nel 2003 la Regione Fvg ha inaugurato, sul modello di altre esperienze europee, il primo Film Fund italiano, presto imitata da altre regioni. Con il ridimensionamento del Fondo Unico per lo Spettacolo, principale strumento di sostegno alle opere cinematografiche nazionali, i finanziamenti regionali gestiti dalle film commission sono diventati strumento indispensabile e hanno contribuito a delocalizzare l’industria audiovisiva da Roma all’intero territorio nazionale. Quali sono le conseguenze di questo processo? L’audiovisivo è un’industria sostenibile per il territorio?
“Zone di cinema: enti pubblici e territori al servizio della produzione audiovisiva”
La parola in questo secondo tavolo passa a chi beneficia, direttamente o indirettamente, di servizi e finanziamenti offerti dai territori regionali. Produttori, associazioni di categoria e decision maker discutono di opportunità, ma anche di criticità del panorama nazionale. Per provare a delineare nuove possibilità e nuovi strumenti, in un momento di particolare incertezza sui finanziamenti degli enti locali alle film commission e di tagli generalizzati agli investimenti culturali e industriali.
“Cinema made in FVG: piccole imprese per una grande impresa – Il caso Zoran”
Grazie alla Legge Regionale sul Cinema (n. 21, 6 novembre 2006), il Fvg si è dotato, prima esperienza del genere in Italia, di un Fondo Regionale per l’Audiovisivo, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle imprese di produzione locali, nonché di contribuire alla qualificazione delle relative risorse professionali. I risultati non sono mancati: impresa, occupazione, professionalità e riconoscimenti internazionali. Ed ora anche un film interamente made in Fvg in uscita nazionale a testimoniare la lungimiranza di una filiera. Perché rinunciare a tutto ciò?

Fonte: Triesteallnews.it


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