Press

Di Clara Caroli

 

Finite le riprese dell'opera prima low budget dei ventenni torinesi Bertino e Isetta con Mario Acampa, aspettando l'arrivo dell'Oscar Tornatore. Damilano (Film Commission): "Produttori del vino pronti a investire un milione nel cinema"

 

Un giovane cronista d'assalto in cerca di scoop (l'attore Mario Acampa, già star della Tv dei Ragazzi) e un gruppo di giornalisti precari che per garantirsi il posto si mettono a inventare notizie. All'ombra del Jobs Act arriva una nuova commedia italiana, "Press", opera prima dei ventenni registi torinesi Paolo Bertino e Alessandro Isetta, sul tema dei giovani e del lavoro.

Il film, prodotto da Luna con il sostegno di Fip e del Mibac, batte in questi giorni gli ultimi ciak all'ex Poveri Vecchi dopo quattro settimane di riprese tutte a Torino (set negli studi televisivi di Rete 4, a Mirafiori, Regio Parco e in Barriera di Milano). Uscirà in autunno distribuito, in poche copie e a rotazione sul territorio nazionale, da Istituto Luce. Un'operazione low budget, alla quale hanno lavorato lo scenografo Francesco Boerio con una squadra di ragazzi provenienti dall'Accademia di Belle Arti e dallo Steiner e una trentina di maestranze locali.

Un piccolo film che non basta, al momento, a risollevare le sorti della Film Commission che in quattro anni ha dimezzato il suo indotto e fatica ad attrarre produzioni. In attesa che il premio Oscar Giuseppe Tornatore sciolga le riserve e chiuda il contratto per venire a girare a Torino due settimane del suo nuovo film, "The Correspondence", del quale batterà il primo ciak a metà maggio in Scozia, e in attesa che decolli il progetto con la Rai per una lunga serialità di soggetto poliziesco (ieri mattina c'è stato un nuovo incontro con il direttore del centro di produzione di via Verdi, Grignani), gli assessori Coppola e Braccialarghe fanno prove di "larghe intese" sul fronte cinema. E se per Michele Coppola il nemico è la "concorrenza sleale" delle altre Film Commission italiane, per Maurizio Braccialarghe la soluzione è "offrire forme di tax credit a partecipate come Sagat e Amiat e coinvolgere altri assessorati per incrementare le risorse economiche della fondazione". Convinto che la ricetta passi per soggetti privati è il presidente di Film Commission, Paolo Damilano: "I produttori del vino sono pronti a investire un milione di euro sul business del cinema".

 

Fonte: Repubblica.it


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