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“La legge sul cinema la vogliamo fare. In Italia ci sono eccellenze nel cinema, come dimostra il Premio Oscar alla Grande Bellezza di Paolo Sorrentino e il Grand Prix della Giuria a Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, e abbiamo inoltre una grande tradizione cinematografica. In un momento di crisi come quello attuale una nuova legge sul cinema è quantomai importante, per il rilancio dell'economia, dell'industria culturale, del turismo, della promozione del luoghi attraverso i film e per la valorizzazione dei mestieri artigianali altamente specializzati legati al settore. Oggi abbiamo una parcellizzazione della normativa sul cinema, dispersa in tremila provvedimenti, adottati dai vari governi che si sono succeduti. Ora è arrivato il momento di mettere a frutto l'esperienza del passato, ma anche di imparare dagli errori commessi, per arrivare ad una normativa organica per il cinema, sul modello di quella francese”. Sono state queste le parole della Senatrice Rosa Maria di Giorgi, membro del Consiglio di Presidenza del Senato con il ruolo di Senatore Segretario, interventua oggi, venerdì 31 ottobre (palazzo Strozzi Sacrati, Sala Pegaso) al convegno Belle toujours - La legge francese sul cinema, organizzato da France Odeon nel cartellone della 50 Giorni 2014.“Ringrazio France Odeon e la 50 Giorni per il convegno di oggi – ha affermato – che è stato per me un momento di ascolto dei diversi soggetti e delle associazioni di categoria del cinema. Nelle prossime settimante alcune persone presenti oggi al convegno saranno “audite”, per dare un contributo al testo che prepareremo. A Gennaio presenteremo il testo in Commissione che avrà anche in contributo di tutti voi”.
La tavola rotonada, aperta da David Kessler, già direttore del Centre National du Cinéma (CNC) e consigliere di François Hollande per il cinema, ha messo in evidenza tutti gli aiuti legislativi e finanziari del sistema pubblico francese nei confronti del cinema, che si realizzano grazie ad un organismo centrale il CNC, Centre Nationale de la Cinematographie, che consentono Oltralpe il pieno sviluppo dell'industria cinematografica. Sostegni resi possibili principalmente grazie al fatto che, a partire da un'apposita legge del 1947, in Francia ogni volta che un film viene visto, al cinema, in tv, in internet e in ogni altro contesto, una piccolissima percenutale dell'incasso viene obbligatoriamente destinata alla produzione cinematografica nazionale. Sostegni che sono destinati non solo alla produzione, ma anche alla scrittura, alla distribuzione, alla formazione e perfino al rinnovo dei locali delle sale cinematografiche. Un modello, quello francese, che può essere d'ispirazione ad una nuova normativa organica sul cinema anche in Italia.Al convegno sono intervenuti inoltre il regista Benoît Jacquot, autore di 3 Coeurs presentato in anteprima la sera del 30 ottobre sera a France Odeon, Jean-Louis Livi, produttore che ha collaborato nella sua lunga carriera con i grandi nomi del cinema francese, da Alain Resnais a Claude Sautet, da Alain Corneau a Claude Miller e Jacques Audiard, Angelo Cianci regista e docente di Cinema alla Sorbona di Parigi, Agnès de Sacy, sceneggiatrice, Isabelle Massot, fondatrice e direttrice del Festival internazionale degli sceneggiatori.

Fonte: www.mediatecatoscana.net


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