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In Austria sul set di James Bond

29 Gennaio 2015

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Si gira Spectre a Sölden e Obertilliach.

di IDA BINI
agente segreto 007In queste settimane il più famoso agente segreto del mondo sta girando in Tirolo alcune scene di Spectre, l’ultimo film di James Bond, con Daniel Craig nei panni dell’agente 007. Sölden e Obertilliach sono le due località austriache, rispettivamente a Ötztal e nell’Osttirol, scelte dalla Eon Productions e dal regista Sam Mendes per girare tra le Alpi le scene d’azione più avventurose del 24esimo film della spia con licenza di uccidere. In particolare la vallata di Ötz è stata apprezzata per i bellissimi paesaggi e le infinite piste perfettamente innevate che regala: più di 300 chilometri di tracciati lungo 200 vette alpine, attraversate da 70 impianti di risalita d’ultima generazione e puntellate da decine di rifugi avveniristici con piattaforme panoramiche costruite in acciaio e cristallo. Il luogo corrisponde perfettamente all’ambientazione dei film di spionaggio ad alta densità adrenalinica del famoso agente segreto britannico. La scelta del Tirolo è arrivata dopo un’attenta selezione di numerose location di montagna, tra cui l’Italia e la Norvegia, e, oltre che per la bellezza naturalistica, è stata probabilmente influenzata dal fatto che lo scrittore Ian Fleming, autore dei romanzi di James Bond, sia vissuto negli anni Venti a Kitzbühel, proprio nel Tirolo austriaco. Per girare le scene la produzione americana si è avvalsa della collaborazione della società britannica B24 e di Cine Tirol, la più importante casa cinematografica tirolese.
Sul set del film, accanto all’attore Daniel Craig, recita un cast di attori internazionali, tra cui Ralph Fiennes, Christoph Waltz e l’attrice italiana Monica Bellucci. Durante i momenti di pausa è possibile incontrarli sulle piste da sci, nelle Spa o nelle baite in quota, in particolare nel ristorante gourmet Ice Q di Sölden, locale di design che sorge a 3mila metri d’altezza - il più alto d’Europa - con terrazze panoramiche per viste mozzafiato sulla montagna del Gaislachkogl. Gran parte del cast ama rilassarsi nelle piscine futuristiche di Aqua Dome, resort termale tra le Alpi della Ötztal, una delle mete après ski più frequentate, dove ci si immerge in vasche pensili a forma di disco volante, in semplici saune al fieno o nelle grotte saline.
Non è la prima volta che la storica casa di produzione britannica sbarca in Austria per girare scene dei film di Bond: ne La spia che mi amava (1977) la spettacolare discesa con gli sci è stata girata sulle Alpi, nel cuore del Paese, e tra le tante location di Quantum of Solace, del 2008, c’è un inseguimento a Bregenz, nel Voralberg.
Finora il film, che uscirà nelle sale cinematografiche a fine anno, è stato ambientato negli studi Pinewood di Londra e in città come Mexico City e poi a Roma; dopo le scene girate in Tirolo, a febbraio il cast si trasferirà in Marocco. Da sempre la scelta di location esotiche e suggestive, che fanno da sfondo alle avventure dell’agente segreto 007, ha contribuito ad aumentare gli effetti scenografici e a far entrare i suoi film nella storia del cinema, oltre che a creare ottimi affari per il turismo locale.
Già dalla celebre scena della spiaggia giamaicana di Agente 007 – Licenza di uccidere, film del 1962, con l’uscita dalle acque di una splendida Ursula Andress davanti a uno sbigottito Sean Connery si capì l’importanza dell’ambientazione nei film di James Bond. Da allora la spiaggia Crab Key Beach, a nordest della Giamaica, è conosciuta come la James Bond Beach, una delle attrazioni più visitate dai turisti che sbarcano nella bellissima isola caraibica. L’ambientazione del secondo film, Agente 007 – Dalla Russia con amore (1963), si spostò a Istanbul con bellissime riprese nella basilica di Santa Sofia e una colluttazione nel vagone letto del treno Orient-Express in viaggio verso Trieste; proseguì poi a Zagabria e in un albergo di grande charme a Venezia. Il terzo film Agente 007 – Missione Goldfinger (1964) venne ambientato negli Stati Uniti, tra Miami e il Kentucky, a Ginevra e a Porto Rico. L’anno seguente, per il quarto film Agente 007 – Thunderball, operazione tuono si scelsero le esotiche Bahamas, in particolare Paradise Island, nelle cui acque cristalline si girarono alcune delle più celebri riprese subacquee di tutta la serie. Il quinto film Agente 007 – Si vive solo due volte (1967) venne ambientato all’interno di un vulcano spento nell’affascinante regione di Kyushu, in Giappone, mentre nel 1969 per il film Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà si scelsero le Alpi svizzere dove la temibile Spectre operava sul Piz Gloria, una clinica-rifugio tra le cime imbiancate e la vallata del Lauterbrunnen. Il settimo film Una cascata di diamanti (1971) venne ambientato nella lucente Las Vegas tra casinò e mega alberghi, mentre per Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973) la location rimase negli Usa: prima a New York, poi in Louisiana con una folle corsa in motoscafo tra le paludi infestate dai coccodrilli, per finire sull’isola caraibica di Sainte Monique. Per il nono film L’uomo con la pistola d’oro (1974) la produzione si trasferì in estremo Oriente tra Hong Kong, Macao, Bangkok e Phuket, isola thailandese poco conosciuta all’epoca ma perfetta per ambientarvi un film d’azione. Da allora l’isolotto di Ko Khao Tapu, nella baia di Phan Nga, è diventato per tutti la James Bond Island. Location mozzafiato anche per il film La spia che mi amava (1977) con un inseguimento in Egitto e un viaggio in treno in Sardegna. Il film del 1979 Agente 007 – Moonraker – Operazione spazio venne ambientato a Rio de Janeiro sulla spiaggia di Copacabana e sul tetto della funivia che sale al Corcovado, simbolo della città; alle cascate di Foz do Iguazú, tra Argentina e Brasile, e nella romantica Venezia con inseguimenti tra i canali. Tra le tante location del film si scelsero anche il Guatemala, Los Angeles e il castello francese di Vaux-le-Vicomte. Con Agente 007 – Solo per i tuoi occhi (1981) la troupe tornò in Italia, in particolare a Dobbiaco, e sulla pista da bob di Cortina. Il resto del film venne realizzato in Albania, sull’isola greca di Corfù, in particolare sulla spiaggia Issos Beach, e alle Meteore, tra gli spettacolari monasteri tra le rocce. Numerose furono le location per il film del 1983, Octopussy – Operazione piovra: Cuba, Berlino Ovest (quando ancora c’era ancora il muro che divideva la città in due zone) e Udaipur, in India. Nel 1985 per il film 007 - Bersaglio mobile si scelsero le nevi d’Islanda con uno spettacolare inseguimento sugli sci, la cittadina di Ascot e Parigi con un lancio in paracadute dalla cima della Tour Eiffel. Poi il film si spostò a Chantilly, sempre in Francia, e a San Francisco con un dirigibile sopra il Golden Gate. Tante le location anche per il film Agente 007 – Zona pericolo del 1987, girato a Gibilterra, Bratislava, Vienna e in Afghanistan che per problemi logistici venne trasferito in Marocco. Il sedicesimo film, Agente 007 – Vendetta privata (1989), si girò in America, precisamente in Florida e in Messico con location esotiche tra la costa e i siti archeologici. Per lo spettacolare salto della prima scena del film GoldenEye (1995) venne scelta l’altissima diga Verasca, presso Locarno, dove ancora oggi ci si lancia per emulare James Bond. Poi il film si ambientò a Montecarlo, a San Pietroburgo, in Siberia e a Cuba (che in realtà era Porto Rico).
Le scene d’azione divennero sempre più spettacolari: Il domani non muore mai (1997) venne girato sul passo indiano di Khyber tra Afghanistan e Pakistan (ricostruito però sui Pirenei francesi), ad Amburgo, in un circolo da golf di Londra, in Vietnam, a Cadice, nel sud della Spagna, a Bangkok e ad Amburgo. Ancora Spagna per Il mondo non basta del 1999, girato al Guggenheim di Bilbao, nella città magica di Cuenca, tra labirinti di pareti di roccia e archi naturali, e nell’Anatolia turca. Il film successivo La morte può attendere (2002) venne girato sull’isola hawaiana di Maui, a Cuba, a Londra e in un hotel di ghiaccio in Svezia, a Jukkasjärvi (anche se nel film era l’Islanda). Casino Royale del 2006 venne quasi interamente girato negli studi Mondray a Praga, in un casinò del Montenegro (in realtà era Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca), ancora a Venezia sul Canal Grande, nelle Bahamas e sul lago di Como. Per il film successivo, Quantum of Solace, del 2008, si scelse ancora l’Italia e, in particolare, il lago di Garda, le cave di marmo di Carrara e la piazza del Campo durante il palio, a Siena. Poi si girò in Bolivia, nel deserto cileno di Atacama e a Bregenz. Skyfall, il ventitreesimo film, è ambientato tra Shangai, Londra e Istanbul.

Fonte: ANSA

 


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