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"We Folk": trekking cinematografico nell'Abruzzo interno

05 Aprile 2015

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di Alessia Moretti

weFolkLa cronaca locale nell'ultimo periodo torna ad interessarsi di Film Commission, complice una tavola rotonda organizzata a Pescara per il quarto Meeting internazionale dei produttori indipendenti, che ha ribadito l'importanza di avere sul territorio abruzzese una struttura in grado di offrire servizi alle produzioni cinematografiche e di finanziarle. Un po' come accadeva, fino al 2009, con l'Abruzzo Film Commission a L'Aquila.

In attesa di avere una struttura nuovamente funzionante, come ha annunciato Giancarlo Zappacosta, capo Dipartimento dei Settori trasporti, mobilità, turismo e cultura della Regione Abruzzo, alcune tracce di vitalità produttiva si manifestano nel territorio.

Tra queste il progetto "We folk - Vado in Abruzzo", di Serena Del Prete e Massimo Moca, una web serie ideata proprio per valorizzare le potenzialità del territorio abruzzese, rispondendo a quanto chiesto in un bando del Gruppo di Azione Locale (Gal) "Gran Sasso - Velino". Le riprese sono iniziate da qualche settimana e l'area nella quale i due autori hanno ambientato le riprese va dalla Valle Subequana all'Alta Val Pescara, toccando comuni e paesi ma anche sentieri, eremi, zone di grande interesse naturalistico e storico, dove si muovono l'attrice Valentina Beotti e il musicista Emiliano Liberali, noto come Gipsy Rufina.

I registi definiscono il loro progetto un "docu-reality" nato sulla base di un soggetto ispirato alla storia, alle peculiarità naturalistiche e socio economiche del territorio abruzzese, ma anche alle storie personali e professionali dei due protagonisti.
L'obiettivo della macchina da presa è quindi rivolto alle vicende della coppia alle prese con un viaggio documentato nel suo divenire, per tentare di dare allo spettatore un'interpretazione dell'Abruzzo che non sia quella degli stereotipi: forte, gentile, selvaggio..., "con leggerezza e ironia", sottolineano i due registi.

L'esplorazione dei luoghi, nelle intenzioni degli autori, è quindi un elemento centrale per la progressione della storia che può essere alterata, rispetto alle decisioni prese in fase di scrittura, dalle scoperte visive ed emotive fatte lungo il cammino dai protagonisti. Una scelta rischiosa. Potremmo definirla un esperimento di trekking cinematografico dove Valentina e Gipsy, iniziando a percorrere un sentiero tracciato sulla mappa, sanno già che non si accontenteranno di una strada già nota.

Dal 14 aprile potremo apprezzare i risultati del lavoro nella prima delle nove puntate online sul sito web di Tratturi e Cammini, e sulla pagina Facebook del progetto "We Folk".

Fonte: NewsTown


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