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Sulla Croisette la Liguria che fa cinema si mette in mostra (con sapori e profumi)
21 Maggio 2015
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La Film Commission presenta il progetto Maia per giovani produttori europei e nuove idee: con assaggi di prodotti tipici.
Spazio per la Liguria al festival di Cannes, dove la Film Commission regionale è venuta a incontrare produttori stranieri, presentare iniziative internazionali, e nel frattempo offrire anche occasioni di visibilità ad aziende enogastronomiche del territorio.
"Abbiamo presentato Maia - dice Andrea Rocco della Liguria Film Commission - un progetto di formazione di giovani produttori europei cui teniamo molto, perché è curato direttamente da noi ma si svolge poi attraverso una serie di workshop in giro per tutta Europa. E' un'iniziativa che serve tra le altre cose a dare prestigio internazionale alla Film Commission ligure, e ha poi altre ricadute: ad esempio, un produttore con base a Londra, che aveva frequentato i corsi di Maia, è appena venuto in Liguria per realizzare il teaser di un film da girare nella nostra regione".
Altri film in arrivo a Genova?
"Abbiamo incontrato qui a Cannes i produttori ucraini di un doppio progetto sulle badanti ucraine in Italia, con una parte documentaristica che verrà girata a Genova già a giugno, e una parte di finzione che invece verrà da noi alla fine del'estate. C'è già un teaser, e il progetto piace molto: ha già inconbtrato un forte interesse da parte dei festival di Berlino e Toronto".
E gli italiani?
"C'è una produzione italiana che prevede una parte da girare a Genova: riguarda un immigrato di seconda generazione che ruba un'auto e durante la fuga si accorge che a bordo c'era una bambina, iniziando un road movie basato su questa strana convivenza. Lo gireranno nella primavera dell'anno prossimo, ma stanno già per arrivare a Genova per i sopralluoghi".
Intanto qualcosa si muove anche nel campo delle produzioni liguri...
"Al festival di Cannes di quest'anno ci sono parecchi genovesi, almeno cinque o sei giovani produttori venuti qui per sviluppare i loro progetti e cercare partner internazionali. Negli anni scorsi un fenomeno del genere non c'era mai stato. E alcuni di loro hanno frequentato proprio i corsi di Maia".
Quanto al mangiare e bere liguri, manco a dirlo grande successo per le aziende che hanno sponsorizzato gli eventi. C'erano l'olio Anfosso dell'imperiese, il caffé Mozart di Alassio, i formaggi della Val d'Aveto, il Moscatello di Taggia riportato in vita dal suo Dna ("il Jurassic Park dei vini liguri" lo definisce Rocco): e c'era pure la spungata di Sarzana, un dolce tradizionale con marmellata e frutta secca che si sta cercando di rilanciare alla grande, partendo magari proprio dalla Croisette.
di Renato Venturelli
Fonte: genova.repubblica.it
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