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Una location speciale a Santa Monica

07 Marzo 2013

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di Marta Soligo

E’ difficile, quando si parla del Santa Monica Pier, trovare un’espressione adatta per descriverlo. Chiamarlo “porto” risulterebbe riduttivo e definirlo semplicemente un parco di divertimenti non gli renderebbe giustizia. Non c’è turista che scelga Los Angeles come meta che non abbia visitato quello che è considerato uno dei simboli della costa californiana per poi concedersi un giro sulla Pacific Wheel, la grande ruota panoramica situata verso il termine del molo che, una volta raggiunto il suo punto più alto, regala la sensazione di essere sospesi in mezzo all’oceano. Ma non è solo il viaggiatore del terzo millennio a rimanere affascinato da questo lunghissimo corridoio di legno: fin dall’inaugurazione nel 1909, infatti, il porto di Santa Monica, grazie all’unicità della sua vista, è stato un successo in quanto a numero di visitatori. Un fascino che non ha lasciato indifferente nemmeno Charles Loof, il costruttore di Coney Island, famosissimo parco di divertimenti di Brooklyn, che nel 1916 ha iniziato a edificarvi un suo “pleasure Pier”, con tanto di giostra con i cavalli e ottovolante. E’ a metà degli anni Venti, poi, che il Santa Monica Pier taglia il nastro di quello che sarà considerato il suo fiore all’occhiello per ben quarant’anni: la Santa Monica Ballroom, la più grande sala da ballo della West Coast, attrazione che nel 1948 entra nelle case americane grazie allo show televisivo del cantante country Spade Cooley, che la sceglie come location per la sua trasmissione musicale.

Il Pier però, nel corso del XX secolo non gode soltanto di momenti di gloria, passando da periodi di popolarità ad altri di crisi, soprattutto quando si trova a fare i conti con un cambiamento di gusti in materia di intrattenimento e ad affrontare difficili condizioni climatiche, situazioni che lo porteranno ad un passo dalla demolizione. Un rischio che ha spinto negli anni Settanta i residenti di Santa Monica a dare vita ad una campagna denominata “Save our Pier”, che non solo ha rilanciato l’attrazione, ma le ha fatto ottenere il titolo, nel 1975, di Historic Landmark della città di Los Angeles. Le proposte relative alla riqualificazione del Pier però non si fermano, e nel 1988 il Santa Monica City Council presenta un programma di sviluppo che, oltre al miglioramento dell’intera struttura dal punto di vista della sicurezza e della stabilità, prevede l’apertura sul porto di negozi, ristoranti e attrazioni legate all’intrattenimento. Tra queste regna sovrano il Pacific Park, un vero e proprio amusement park “al largo” che, aperto nel 1995, con le sue giostre per adulti e bambini vanta quattro milioni di visitatori all’anno.Si tratta di un sito d’interesse turistico che si rivolge a diversi target, dagli appassionati di parchi di divertimento ai semplici escursionisti che si recano a Santa Monica per una gita giornaliera e, in tempi recenti, un occhio di riguardo è stato rivolto anche ai viaggiatori appassionati di cinema. Le iniziative di marketing del Pacific Park, infatti, ultimamente stanno anche puntando sul fatto che la località è stata la cornice di diversi film di fama mondiale. Si va dal cult del 1973 “La Stangata”, durante il quale si notano alcune zone del Pier (soprattutto la Merry Go Round, la giostra dei cavalli) alle spalle di Paul Newman e Robert Redford, a “Forrest Gump”, che vede il porto come ultima tappa della corsa del protagonista. A tal proposito non si può non citare il famoso ristorante Bubba Gump, facente parte di una catena che si ispira proprio al film con Tom Hanks, dove si posso acquistare gadgets ad esso legati, ormai considerato una vera e propria attrazione turistica.

E’ facile intendere, quindi, quanto per il Pier il cinema svolga una fondamentale funzione promozionale. Sicuramente molti spettatori saranno venuti a conoscenza dell’esistenza di questa attraente location guardando film come “Beverly Hills Cops III”, “Thank you for Smoking”, “Cellular”, o ancora “Hannah Montana, The Movie” e “Moonlight”. Non solo l’industria cinematografica, però, ha scelto il Pier come background per le proprie riprese: il porto di Santa Monica, infatti, è apparso in alcuni dei più famosi programmi e serie televisive americane, tra le quali “Beverly Hills 90210”, “Baywatch” e più recentemente “NUMB3RS”, nonché in diversi video musicali e pubblicità.

Il Santa Monica Pier si rivela un’attrazione in grado di accontentare diverse tipologie di turisti, dall’intrattenimento regalato dai bravissimi artisti di strada che lo eleggono come proprio palcoscenico, alle giostre per i bambini, dai ristoranti e negozi di souvenir alla scuola di ginnastica acrobatica all’aperto, esso sembra in grado di soddisfare tutti i gusti. Che si tratti di un tranquillo tramonto californiano o di un giro su un ottovolante che sfreccia attraverso il vento oceanico, ogni attività che si svolge sul Pier acquisisce un sapore particolare. L’emozione poi è assicurata se, passando davanti alla parte “vecchia” all’inizio del molo, ci si ferma a sorseggiare una limonata accanto alla coloratissima giostra vintage, con la consapevolezza di trovarsi negli stessi luoghi dove quarant’anni fa Paul Newman e Robert Redford si sono resi protagonisti della truffa più famosa del grande schermo.

Marta Soligo


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