L'imminente Dune, dal 16 settembre al cinema, è stato girato negli esterni in suggestive location in Giordania: scopriamo quali sono i luoghi reali inquadrati dall'occhio di Denis Villeneuve.

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Dune, la location che "non ti aspetteresti sulla Terra": Wadi Rum

Timothée Chalamet, interprete in Dune del protagonista Paul Atreides, impegnato a riconquistare un ruolo perduto dopo l'attacco della dinastia rivale degli Harkonnen, ha raccontato a Vanity Fair cosa abbia significato girare in una specifica location della Giordania, il Wadi Rum. Si tratta di uno dei più vasti paesaggi desertici della regione, rimasto praticamente incontaminato dalla presenza umana. Una natura solenne, costituita da rocce monolitiche di più di 1700 metri, si mescola a suggestive pitture rupestri risalenti a 4.000 anni or sono. Una sfida non solo per chi voglia cimentarsi in scalate, ma anche per chi voglia abbracciare un'atmosfera quasi irreale, legata alle radici dell'umanità. "Sono paesaggi mastodontici, magari immagini che esistano in un pianeta all'interno del nostro universo, ma non sulla Terra", racconta Chalamet.
Paul Atreides si incontra col popolo dei Fremen, che hanno imparato a convivere e sopravvivere nelle dune di Arrakis, ma non c'era difficoltà nel calarsi nella parte, perché come ci dice Timothée "Mi ricordo di essere uscito dalla mia stanza alle due del mattino e c'erano forse quasi 38 gradi. A volte si girava a quasi 50."
Si parla qui delle stesse location che hanno fatto da sfondo a film come Star Wars: L'ascesa di SkywalkerThe Martian e Aladdin, e non a caso in due dei tre casi si parla di altri pianeti, quasi a farci notare quanto l'esperienza di questa zona della Giordania ci proietti in un'altra dimensione. Josh Brolin, in preda ai sentimenti contrastanti attivati da questa visione, ha definito il Wadi Rum come "uno spazio antico, bellissimo, pacifico, minaccioso".

Dune esce nelle nostre sale con un anno di ritardo a causa del Covid-19, ma le riprese si sono svolte con grande libertà nell'estate del 2019, senza prendere in considerazione scenari ricostruiti in post-produzione. Il Wadi Rum ha fatto la sua parte per ricreare al meglio l'immaginario eppure estremamente concreto Arrakis: secondo il regista Denis Villeneuve, non era un'opzione generare le ambientazioni digitalmente. La forza della fantascienza migliore ha le sue radici nella realtà che ci è pur vicina e possiamo non conoscere.
La Giordania tra l'altro, visitabile grazie a uno speciale pass turistico chiamato Jordan Pass (da un minimo di tre notti, con quaranta località e attrazioni comprese nel prezzo), è stata sfondo di tanti momenti cinematografici: nessuno ha dimenticato la città nabatea di Petra scolpita nella roccia al termine di Indiana Jones e l'ultima crociata. Il Regno Hashemita di Giordania tuttavia offre molto altro, sia agli appassionati di storia, sia a chi ami la natura e magari si voglia immergere nel Mar Rosso

(articolo della redazione di Comingsoon.it - vai all'articolo oroginale)


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