Il racconto di un set ad alta quota.

altÈ il film di apertura della 72a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ed è stato girato anche in Alto Adige e sostenuto dalla BLS in fase di produzione con 700.000,00 Euro di finanziamento. La location, il ghiacciaio della Val Senales a oltre 3.000 mt di altezza, è stata scelta proprio per girare diverse scene ambientate sull’Everest.
Il film, presentato da Universal Pictures International e Walden Media, è diretto da Baltasar Kormákur e prodotto da Working Title Films e Cross Creek Pictures.

Per raccontare la tragedia che nel 1996 ha colpito la squadra di alpinisti che tentava la scalata della vetta più alta del mondo, il regista ha puntato su un cast stellare: Jake Gyllenhaal nel ruolo di Scott Fischer, Jason Clarke in quello di Rob Hall; John Hawkes interpreta un alpinista di Seattle che, arrivando tardi al ritrovo della spedizione, ne ritarda la partenza, mentre l’alpinista Beck Weathers, sopravvissuto alla spedizione e autore del libro testimonianza A un soffio dalla fine è Josh Brolin; e ancora tra i volti femminili Robin Wright, Emily Watson e Keira Knightley.

Il team era composto da circa 180 persone provenienti da tutto il mondo. Tra loro anche una sessantina di professionisti altoatesini, coinvolti in tutti i reparti tecnici. Lavorare a quelle altitudini è stata una grande sfida per tutti. Le temperature sono scese spesso fino a -30° e, per garantire la sicurezza della troupe alcuni esperti altoatesini, in grado di gestire le condizioni estreme delle cime innevate, hanno monitorato costantemente le condizioni meteo e il rischio valanghe. Le attrezzature sono state noleggiate dalla Panalight Südtirol e trasportate sul set con gatti delle nevi, quad, motoslitte ed elicotteri. Il cast e la troupe raggiungevano invece il set via funivia e seggiovia, utilizzando gli impianti di risalita “Funivie ghiacciai Val Senales”.
Inoltre sul ghiacciaio, a Maso Corto, è stato allestito un vero e proprio “centro di controllo”, dove la produzione aveva a disposizione ben 32 linee telefoniche! I container del campo sono stati noleggiati dalla ditta altoatesina Niederstätter, attiva nel settore delle forniture a servizio dell'edilizia.

Con quel freddo, a cui le star di Hollywood non sono abituate, è stato importantissimo avere un abbigliamento tecnico adeguato ma anche una buona ristorazione per riscaldare troupe e cast nei momenti di pausa. Il catering è stato curato dall’altoatesino Paul Grüner che ha servito fino a 400 pasti caldi al giorno, cucinati a valle o in punti di appoggio vicini al set e poi trasportati con il gatto delle nevi.

Girare un progetto così difficile come Everest ha dimostrato come in Alto Adige si possa lavorare in serenità anche in condizioni estreme, grazie al supporto di maestranze e fornitori preparati, alle misure di sicurezza garantite dalle guide alpine, alle attrezzature tecniche per l’alta montagna trasportate con elicotteri e motoslitte e agli efficienti impianti di risalita.

L’appuntamento con Everest è il 2 settembre a Venezia per la première serale nella Sala Grande del Palazzo del Casinò.
In Italia il film sarà distribuito da Universal Pictures International Italy a partire dal 24 settembre 2015.


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