La pellicola sulla vita e le imprese del giovane inglese, che da anni vive e si allena in Val di Fassa, ha già vinto premi alle rassegne di Kendal e Bansko e prossimamente sarà anche sulla piattaforma on demand della Gazzeta dello Sport

Logo VDF«Da quando avevo 10 anni tutto quello che volevo fare era salire. Anche prima della mia nascita ho scalato la parete nord dell'Eiger. Quindi penso che non sia una sorpresa quello che faccio ora». In realtà sono così stupefacenti la vita e le imprese di Tom Ballard, giovane alpinista figlio d’arte dell’inglese Alison Hargreaves (scomparsa sul K2 nel 1993, quando lui aveva 6 anni) che da alcuni anni vive, in modo molto spartano, con il padre in un campeggio della Val di Fassa, da meritare un film: “Tom”. Il lungometraggio (di 67 minuti), uscito a fine 2015, ha già ottenuto premi importanti come “Best Mountaineering Film” al Kendal Mountain Festival (Gran Bretagna) e il riconoscimento speciale della giuria al Bansko International Mountain Film Festival (Bulgaria).
Il film prodotto da KOTTOMfilms e Ruggero Arena, per la regia di Angel Esteban ed Elena Goatelli, racconta l’avventura invernale in solitaria di Tom, compiuta tra dicembre 2014 e i primi mesi del 2015 e chiamata “Starlight ad Stormes” (come il libro dell’alpinista francese Gaston Rébuffat, “Etoile et Tempete”), sulle Tre Cime di Lavaredo, sul Pizzo Badile, sul Cervino, sul Grandes Jorassess, sul Petit Dru e infine sull’Eiger, che lui aveva scalato in grembo alla madre (definita da Reinhold Messner la più forte scalatrice di sempre). «Il climber e fotografo Ruggero Arena - spiega la regista altoatesina Goatelli - si è incaricato delle riprese di montagna e ha seguito Tom fin dove poteva. Le scene d’alta quota sono state girato dallo stesso Tom, con una go-pro, fornendoci così materiale prezioso, che è stato poi montato assieme alle interviste realizzate in Val di Fassa durante i suoi allenamenti».
“Tom”, di cui in questi giorni è stato diffuso il trailer e che vede tra i produttori C.A.M.P Cassin e S.C.A.R.P.A. e tra gli sponsor l’Apt Val di Fassa, partecipa anche alle prossime rassegne di Vancouver, Slovenia e Sheffield e da fine aprile si potrà vedere sulla pagina di video on demand de “La Gazzetta dello Sport”. «Speriamo naturalmente - sottolinea Elena Goatelli - di presentarlo anche al Trento Film Festival, dove probabilmente a marzo conosceremo l’esito dei film selezionati».


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