26 Novembre 2013
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di PAOLA NICITA
Le vite che si intrecciano conoscono le difficoltà e sognano una speranza, sullo sfondo di storie di giovani e uomini maturi: “31 gradi kelvin” è il primo lungometraggio del trentacinquenne regista siciliano Giovanni Calvaruso, che si presenta martedì sera alle 20,30 al cinema Gaudium (via Damiani Almeyda,32) per poi tornare nelle sale a gennaio. Prodotto dalla Sicilia FilmCommission insieme ad Arbash di Linda Di Dio e Pasquale Scimeca, è il primo film italiano prodotto con il tax credit, meccanismo che permette alle società che partecipano alla produzione di recuperare il 40 per cento dell’investimento, deducendolo dalle tasse. Il contributo della Sicilia FilmCommission è di 150 mila euro, ai quali si aggiungo tre società per giungere ad un totale di 420 mila euro.
«Il film - racconta Giovanni Calvaruso- prende il titolo dallo zero assoluto, temperatura proibitiva in cui è possibile solo la mera sopravvivenza». I personaggi, d’altronde, sembrano cristallizzati e immobili in esistenze che non amano: i due giovani sbandati intorno ai quali ruota la parte centrale del film sono Mariano (Antonio Ciurca, già protagonista di Rosso Malpelo di Scimeca) e Luca (Omar Noto), che vivono alla giornata con scippi ed espedienti; sulla loro strada incontreranno un medico (Filippo Luna) pronto a vendicarsi per un affronto subito. La storia di Pietro (Vincenzo Albanese) uomo già
maturo e con problemi di salute, si intreccerà invece con quella di Ibrahim (Walid Gasmi) giovane nordafricano che spera di riabbracciare moglie e figlia e avrà un epilogo positivo con una immigrazione in senso opposto. Infine, le due giovani Eva (Silvia Francese) e Rachele (Silvia Vena) che vivono di sogni, studio e lavoro, sullo sfondo di un passione al femminile appena accennata.
Il film ha avuto una menzione speciale della giuria al Festival di Annecy.
Fonte: Palermo.Repubblica.it
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