Brescello, visita al Museo di "Peppone e Don Camillo"
“...Ecco il paese, ecco il piccolo mondo di un mondo piccolo piantato in qualche parte dell’Italia del Nord, là in quella fetta di terra grassa e piatta che sta tra il fiume e il monte, tra il Po e l’Appennino. Nebbia densa e gelata l’opprime d’inverno, d’estate un sole spietato picchia martellate furibonde sui cervelli della gente e qui tutto si esaspera, qui le passioni politiche esplodono violente e la lotta è dura, ma gli uomini rimangono sempre uomini e qui accadono cose che non possono accadere da nessun’altra parte....”.
“Siamo alle soglie del ’51 - Sembra ancora di sentirli urlare e litigare, Peppone e Don Camillo, per le vie e le piazze di Brescello. Nell’immaginario collettivo l’associazione tra i due acerrimi nemici-amici e il piccolo centro della bassa padana è immediata, ma la realizzazione pratica del progetto si rilevò alquanto complicata poichè occorreva trovare una località che non soltanto riproducesse l’atmosfera tipica della Bassa Padana, ma anche un luogo che riuscisse a dare un’immediatezza scenica e visiva dell’epica lotta tra i due personaggi.
Il trio formato da Angelo Rizzoli (Produttore), Julien Duvivier (Regista) e Giovannino Guareschi (Scrittore), avevano ormai perso le speranze di trovare un luogo adatto al progetto del film, quando, infine, giunsero a Brescello. Fu un colpo di fulmine. La grande piazza, la Chiesa e il Municipio, non collocati di fronte ma bensì in posizione defilata come se si guardassero in cagnesco, rappresentarono subito il luogo ideale per il regista francese e fecero riconoscere anche a Giovannino Guareschi i luoghi amati del “Mondo piccolo”.
L’Amministrazione Comunale di Brescello si preoccupò, con il Sindaco di allora, di far stampare dei manifesti da affiggere in Paese “Cittadini, come molti sanno già il nostro Comune è stato scelto per la produzione di un grande film internazionale diretto dal regista francese Julien Duvivier e interpretato da attori noti in tutto il mondo. Facciamo appello al senso di cortesia e buona volontà innata nella nostra popolazione perchè a questi lavoratori italiani e stranieri che presto verranno fra noi sia riservata la migliore accoglienza ed ogni possibile collaborazione”. A oltre 50 anni da quei giorni, è sorprendente come il Sindaco vero, aveva visto giusto, tutti collaborarono e ancora oggi la gente del posto fa il possibile per rendere gradevole la presenza di decine di migliaia di turisti.
Brescello è ormai un set cinematografico all’aperto che, ad ogni angolo, rimanda a scene dei film di “Don Camillo e Peppone” e proprio per rafforzare il ruolo di “location” del cinema, nel 1989 è sorto il “Museo” dedicato ai due mitici personaggi, al suo interno sono conservati numerosi cimeli legati alla realizzazione dei film: abiti di scena, foto delle lavorazioni, locandine, il sidecar con la moto Guzzi di Peppone, la boccetta contenente l’olio di ricino, la bandiera rossa con falce e martello, le biciclette su cui i due personaggi concludono molte delle loro storie, raccolte del “Candido” e molto altro.
Occorre ricordare che il Museo di “Peppone e Don Camillo”, gestito dai volontari della Pro Loco che si avvalgono della collaborazione fondamentale con la Fondazione “Brescello paese di Don Camillo e Peppone”, è aperto tutto l’anno con i seguenti orari:
Dal Lunedì al Venerdì 09,30 – 12,30 e 14,30 – 17,30 Sabato, Domenica e Festivi: 09,30 – 12,30 e 14,30 – 18,30
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