Le location di “Green Book”, miglior film agli Oscar 2019
Agli Oscar 2019 trionfa un film profondo e straordinario, girato quasi per intero a New Orleans e dintorni
Con Viggo Mortensen e Mahershala Ali, “Green Book” racconta l’amicizia tra un buttafuori italoamericano e un pianista afroamericano nell’America degli anni Sessanta.
Ma, soprattutto, questo film che ha trionfato agli Oscar 2019, racconta le vessazioni, le violenze e i soprusi che – nella società d’allora – per i neri erano all’ordine del giorno. Il Green Book del titolo è infatti una sorta di atlante, dove erano indicati i ristoranti e gli hotel che ammettevano la gente di colore. Nel film, i due – da New York – partono alla volta di Pittsburg (Pennsylvania), Hanover (Indiana), Cedar Rapids (Iowa), Louisville (Kentucky), Raleigh (Carolina del Nord), Macon (Georgia), Memphis (Tennessee), Little Rock (Arkansas), New Orleans (Louisiana) e Birmingham (Alabama), seguendo la tournée di Don Shirley-Mahershala Ali.
Sebbene “Green Book” sia dunque un road movie, le location in cui è stato girato – in realtà – sono tutte in Louisiana. Persino il quartiere newyorchese di Little Italy (nel Bronx) è stato ricreato nelle zone di New Orleans e dintorni. Lo ha spiegato nel corso di un’intervista il regista Peter Farrelly: «Abbiamo girato solo una mezza giornata di guida, quella relativa alla scena in cui Viggo Mortensen rientra in auto per prendere il portafogli, e un giorno a New York City per la Carnagie Hall (una delle più importanti sale da concerto di musica classica e leggera a livello mondiale ndr.)».
Ecco dunque che, se si vuole andare alla scoperta delle location del film, è in Louisiana che si deve andare. Case, piantagioni, hotel, appartamenti e club in cui girare sono stati individuati tutti qui, in questo Stato degli USA sudorientali la cui storia è uno straordinario mix d’influenze francesi, africane, americane e franco-canadesi, e che è famoso per la sua capitale: New Orleans. Ad esempio, il Copacabana Club in cui Tony Lip – Viggo Mortensen lavorava prima di essere “assunto” da Don Shirley è in realtà il Carver Theatre (gli esterni sono invece quelli dell’International House Hotel).
La sfida a cui Tony Lip si sottopone all’inizio del film per vincere la scommessa è stata girata al The Clover Grill del quartiere francese di New Orleans, quella girata in un banco dei pegni di New York è stata ambientata al Sigle’s Antiques di Royal Street, poco dietro. E poi la Downtown di Hammond, i cui edifici anni Sessanta di Cypress Street hanno ospitato la casa di Tony Lip, mentre la dimora privata in cui Don Shirley tiene uno dei primi concerti è la W.P. Brown House di New Orleans, una villa d’epoca in stile romanico-rinascimentale.
E poi il McAlister Auditorium nel campus della Tulane University (dov’è stata girata la scena del pianoforte), il The Roosevelt Hotel di New Orleans, la Ruby’s Roadhouse di Mandeville (che nel film è il locale per solo neri Orange’s Bird), la Houmas House Plantation sulla River Road, il The Aloha Motel di Metairie, il Miss Ann’s Fast Food di Amite. Tutte location di una Louisiana da scoprire.
Fonte: SiViaggia
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