Gaeta, location di “Bloodmoon”, il prequel del “Trono di Spade”
La località del Lazio sarà una delle nuove location del prequel di “Game of Thrones”
25 giugno 2019 - La prima scena di “Bloodmoon” inizia con Gaeta. La località del Lazio sarà una delle nuove location del prequel del “Trono di Spade”. Gli eroi della serie Tv più seguita degli ultimi anni approderanno, via mare, alla Grotta del Turco, nella Montagna Spaccata, uno degli angoli più suggestivi della città. Che non è passato inosservato ai produttori di “Game of Thrones”.
Una fenditura nascosta tra le rocce della costa alta fino a 150 metri, frequentatissima anche dai turisti che ci vengono ogni anno, attirati dalla magia del promontorio che rappresenta un vero e proprio itinerario escursionistico.
La montagna è dominata dal Santuario della SS. Trinità, costruito nell’XI secolo, rinomato perché qui vennero a pregare diversi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, Vescovi e Santi, come Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio, San Francesco e San Filippo Neri.
Leggenda vuole che, proprio San Filippo Neri, abbia vissuto all’interno della Montagna Spaccata dove tutt’oggi esiste un giaciglio di pietra noto come “Il letto di San Filippo Neri”. Lungo le pareti della roccia, è possibile ammirare i riquadri in maiolica delle postazioni della Via Crucis, in parte restaurate, risalenti al 1849 e attribuite a S. Bernardino da Siena, contenenti i versi del Metastasio.
Il percorso prevede la visita della suggestiva Grotta del Turco, collegata sia a un’antica tradizione religiosa secondo cui venne alla luce al tempo della morte di Cristo, quando si squarciò il velo del tempio di Gerusalemme, sia a diverse credenze popolari. Fra queste, ci sarebbe l’impronta della mano di un marinaio turco su una roccia. Tuttora visibile.
Infatti, percorrendo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, sulla destra, si incontra un’iscrizione in latino sopra la quale si scorge l’impronta di una mano impressa nella roccia, quella del turco, appunto. Si dice che, il miscredente, non essendo Cristiano, era scettico sull’origine sacra delle spaccature della montagna e, non appena appoggiò la mano sulla roccia, questa si sciolse all’istante, lasciando così un’impronta nitida.
Il cast di “Game of Thrones” trascorrerà una decina di giorni a Gaeta per girare la scena introduttiva della serie nuova televisiva e, forse, qualche altra sequenza, dopo aver terminato le riprese nella Contea di Down, in Irlanda, set di numerose altre scene della saga di HBO. Nel cast c’è anche l’attrice britannica Naomi Watts, attesissima anche lei nella meta laziale.
Non è la prima volta che Gaeta viene scelta come set di film, fiction e videoclip musicali. Per chi ama il turismo cinematografico qui riconoscerà diverse location viste sul piccolo e grande schermo. Solo nel 2018 la “Città del cinema” ha ospitato tantissime troupe: sono state girate sulla Spiaggia dell’Arenauta di Gaeta alcune scene di un’altra fiction di grande successo tutta italiana, “L’amica geniale”, tratta da un romanzo di Elena Ferrante e il sequel “Storia del nuovo cognome” che andrà in onda tra le fine del 2019 e l’inizio del 2020.
Qui è stato ambientato anche il film “Croce e delizia” di Simone Godano con Alessandro Gassman, Jasmine Trinca, Fabrizio Bentivoglio e Filippo Scicchitano. Poi anche “Compromessi sposi” di Francesco Micciché, con Diego Abatantuono e Vincenzo Salemme e “Brave Ragazze”, un film con Ambra Angiolini e Ilenia Pastorelli che uscirà a ottobre 2019. E, come abbiamo anticipato tempo fa, anche alcune scene della serie Tv coprodotta da Sky Atlantic ed HBO “The New Pope” di Paolo Sorrentino con Jude Law saranno ambientate sulla spiaggia di Serapo di Gaeta.
Il grande successo di Gaeta come location ideale dove ambientare pellicole cine-Tv (tanto che è stata già soprannominata “CineCittàGaeta”), racconta a SiViaggia l’Ufficio del turismo, è anche merito del Sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano, Primo cittadino dal 2012 e già al suo secondo mandato, che ha avuto un’idea geniale: oltre a promuovere la sua terra e ad attirare le produzioni internazionali, ha dato il via a un grande progetto, quello delle luminarie, una ventina di installazioni luminose che d’inverno illuminano alcune zone della città come delle “Favole di luce”.
Fonte: siviaggia.it
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