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Louisiana, i “set” di 12 anni schiavo

12 anni schiavoDi Francesco Salvatore Cagnazzo

PERCHE’ SE NE PARLA Louisiana da Oscar: 12 anni schiavo trionfa come miglior film. Il primo a parlare sul palco è il produttore Brad Pitt, che vince il suo primo Oscar: "Grazie a tutti per questo incredibile onore, parlo a nome di tutti, è stato un privilegio lavorare a queta storia e siamo qui perché c'è stato un uomo che ci ha portati, l'indomito Steve McQueen". Il film di Steve McQueen batte la concorrenza e porta a casa la preziosissima statuetta, guadagnando anche quella per la sceneggiatura non originale e per l'attrice non protagonista, Lupita Nyong'o. Tra i luoghi utilizzati per il film quattro storiche piantagioni anteguerra: Felicity, Magnolia, Bocage e Destrehan. Magnolia, una piantagione in Natchitoches, si trova a pochi chilometri da uno dei luoghi storici in cui si sono ambientate le vicende di Solomon Northup.

SPECIALE OSCAR 2014

PERCHE’ ANDARCI New Orleans è la città principale dello Stato della Louisiana. È’ un importante centro industriale e porto marino, ma è anche conosciuta per la sua musica, per la sua cucina e per il suo pittoresco carnevale, il Mardi Gras. Una delle principali attrazioni turistiche della città è lo storico French Quarter, che fonde insieme architettura spagnola, francese, creola ed americana, caratterizzata da edifici bassi in stile coloniale e balconi in ferro battuto.

DA NON PERDERE Nella Louisiana meridionale, non lontano da New Orleans e Baton Rouge, si possono trovare diverse piantagioni anteguerra, oggi considerate Monumenti storici nazionali. Alcune di queste, come la St. Joseph Plantation e l’Oak Alley Plantation, sono comparse in diversi film, tra cui i recenti 12 anni schiavo, Django Unchained e la serie HBO True detective.

PERCHE’ NON ANDARCI La città ultimamente è stata vittima da complessi fenomeni naturali: devastata nel 2005 da un'inondazione causata dall'uragano Katrina, minacciata dall'uragano Gustav nell'agosto 2008. In alcune zone non si è ancora ripresa del tutto.

COSA NON COMPRARE Non lasciatevi conquistare dal fascino squisitamente trash delle piccole sfere con la neve. Né da quello più macabro, con statuette tribali e rimandi a riti voodoo. Meglio optare per delle bellissime maschere colorate che ricordino il loro celebre martedì grasso.

Fonte: Turismo.it

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