Il bilancio del decimo convegno sul Cineturismo

di Francesco Monticelli

l’8a Borsa delle Location e del Cineturismo

3-5 Luglio 2012 Ischia

Era il lontano 2003 quando il direttore artistico dell’Ischia Film Festival Michelangelo Messina coniò il termine “Cineturismo”.
Il neologismo ha spento le prime 10 candeline nella sua amata Ischia, durante l’8a Borsa delle Location e del Cineturismo, svoltasi dal 3 al 5 luglio 2012. 

Il primo evento in programma, il X Convegno Internazionale sul Cineturismo, ha fatto il punto sulla situazione del non più così recente fenomeno turistico e socio-culturale, focalizzando l’attenzione sul contesto nazionale e sulle problematiche e le prospettive del location placement.
Convegno2012In un mondo in cui la sinergia fatica a decollare,  la BILC e l’isola di Ischia rappresentano metaforicamente l’ancora di salvataggio nel mare magnum di amministrazioni, enti locali, produzioni  cinematografiche e Film Commission.
Un momento di dialogo e confronto quanto mai importante in ottica futura. Solo con l’intesa fra gli attori coinvolti è possibile, in effetti, superare la crisi che ha minato profondamente il settore culturale e non solo.

Il direttore Michelangelo Messina ha aperto il X Convegno, moderato da Ivano Fucci di Occhi di Ulisse, presentando i temi chiave della discussione:  «fare il punto della situazione, scambiare esperienze e raccontare quale futuro e quali prospettive sono legate al turismo cinematografico». Il direttore ha altresì sottolineato la rilevanza del mezzo audiovisivo per il settore turistico, sostenendo l’esistenza di una sinergia positiva tra cinema e territorio.

gabriella-carlucciInvitata, ma non intervenuta, per improrogabili impegni istituzionali, l’On. Gabriella Carlucci ha inviato al festival una sua relazione dalla quale emergono spunti alquanto interessanti. Il cineturismo, com’è universalmente condiviso, ha abbandonato il suo status di “nicchia” per divenire un fenomeno turistico sempre più di massa. Il cinema, quindi, raffigura un efficace strumento di marketing territoriale in grado di diffondere l’immagine di una location e di promuovere non esclusivamente il turismo locale, ma anche la cultura, l’artigianato, l’enogastronomia  ecc...
Da non sottovalutare il fatto che possono beneficiare di tale strumento non solo i luoghi con una vocazione turistica già determinata, come ad esempio Roma, ma anche le piccole località. L’On. Carlucci cita il caso di Margherita di Savoia, piccola cittadina pugliese che grazie al film di Uccio de Santis “Non me lo dire”, presentato tra l’altro proprio durante l’Ischia Film Festival, ha potuto diffondere la propria immagine in giro per l’Italia.
In un’ottica di internazionalizzazione, inoltre,  il cinema è ritenuto un mezzo eccezionale per la diffusione dell’immagine del "bel paese" e del “made in Italy”. Basti pensare al caso emblematico di “Vacanze Romane”, il cui successo internazionale influenzò positivamente l’immagine turistica della città di Roma.
L’On. termina la relazione offrendo la propria ricetta per competere in quest’ottica: «attrarre capitali, agevolare gli investimenti stranieri in Italia e fare in modo che il film stranieri girati in Italia non siano “eccezioni”, ma elementi normali e fisiologici nella struttura dell’industria dell’immaginario nazionale.»

Gli interventi hanno avuto inizio con Alberto Contri, Direttore generale della Lombardia Film Commission, il quale ha presentato gli sforzi e le azioni intraprese dalla Film Commission per recuperare il terreno perso da quella che in passato non era una delle più performanti del paese.
Dal momento che il settore ha a disposizione sempre meno fondi, la chiave fondamentale diventa lo sbroglio della matassa burocratica, in primis la permessistica. La Lombardia Film Commission può vantare oggi una serie di servizi tecnici e facilitazioni che costituiscono un risparmio notevole per la produzione, a partire dall’assistenza logistica e alberghiera.
La Film Commission, infine, ha compreso appieno le potenzialità del location placement, proponendo e segnalando ai produttori delle storie possibili ed interessanti che si inseriscono perfettamente nel territorio lombardo. Il territorio, in definitiva, deve dialogare con la storia, diventando anch’esso protagonista.

Convegno2012cLa parola è passata poi a Raffaella Del Vecchio, Product Manager dell’Apulia Film Commission, che ha illustrato il lavoro e l’esperienza maturata dalla propria Film Commission nei 5 anni di attività.
Il Film Fund a disposizione per il 2012 è incrementato fino a raggiungere i 3 milioni di euro, declinato in 3 tipologie distinte: National, International e Ospitalità (nazionale ed internazionale, con fondi FESR europei).
La mission dell’Apulia Film Commission rivolge sempre di più l’attenzione allo sviluppo di un’industria locale indipendente ed efficiente, puntando sulle proprie maestranze.  Il tutto senza dimenticare la qualità dei servizi finora offerti e l’importanza della Film Commission quale mediatrice fra le istituzioni locali e le produzioni audiovisive.
L’intervento si è concluso con due interessanti testimonianze: la collaborazione con Bollywood e la delocalizzazione che ha portato il regista Daniele Ciprì a girare il proprio film “E’ stato il figlio” nella città di Brindisi. La narrazione, infatti, si sviluppa diegeticamente a Palermo.

Convegno2012aCon l’usuale spontaneità e sincerità, l’intervento successivo ha visto una Anna Olivucci, Responsabile di Marche Film Commission e Vicepresidente del Coordinamento Nazionale delle Film Commission italiane, amareggiata e demoralizzata.
La Dott.ssa Olivucci sostiene che il buon operare delle Film Commission e l’indotto economico che generano sul territorio spesso non costituiscono la motivazione principale che fa muovere gli amministratori locali, i quali sono spesso mossi puramente da interessi politici. A mo’ di esempio è stato citato il recente caso della Friuli Venezia Giulia Film Commission, delegittimata internamente dall’amministrazione locale.
L’intervento ha poi spostato l’interesse verso il concetto di location sociale, non più semplice elemento paesaggistico ma «luogo emblematico dove il tempo si addensa nello spazio e il luogo diventa speciale». Tale elemento segna la rinascita del cinema sociale, un cinema che ci aiuta a capire e non a dimenticare. 

Vittorio Giacci, Presidente ACT Multimedia (Accademia del Cinema e della Televisione), ha esordito con le seguenti parole: «il luogo, assieme al tempo, è una caratteristica determinante e fondamentale del cinema. L’averlo riscoperto anche per ragioni turistiche può essere essenziale perché rivalorizza l’essenza stessa del cinema».
Il Presidente ha, inoltre, evidenziato la necessità non solo di valorizzare i luoghi, ma di esaltare al contempo l’eccellenza italiana. Per ottenere dei prodotti di qualità è doveroso lavorare sullo sguardo d’autore. Quando lo sguardo è d’autore, difatti, il luogo rimane «impregnato» per sempre da un determinato audiovisivo (basti pensare alla Fontana di Trevi) e l’immagine permane nel ricordo dello spettatore.
Il cinema, in definitiva, può essere considerato un patrimonio straordinario che fissa la memoria, e la vita stessa, oltre la morte.

Il Convegno Internazionale sul Cineturismo, come indica il nome stesso, ha sempre guardato con curiosità tutto il mondo al di fuori dei confini italiani, con l’intento di identificare le best practice e i case study degni di attenzione.

Convegno2012bAnna Irimias, Professore associato della Budapest University College of Communication, Business and Arts, ha esordito facendo notare il primo legame evidente fra cinema e turismo: le produzioni stesse appartengono al cosìddetto turismo business, un categoria di turista molto redditizia.
L’Università di Budapest ha studiato a fondo il fenomeno del Cineturismo, definendolo un settore economico chiave per lo sviluppo della città. Se i motivi per scegliere Budapest sono tanti (incentivi fiscali, cambio, infrastrutture, professionalità, assistenza ecc…) sorprende il fatto che l’amministrazione non sia interessata a stipulare accordi di pre-produzione al fine di menzionare la città di Budapest per lo meno nei crediti finali.

Tornando in Italia, Andrea Camesasca, delegato al turismo per la Camera di commercio di Como, ha presentato la 1a edizione di “Le stelle del lago di Como”, una guida pratica per conoscere tutti i luoghi, della provincia di Como, in cui sono stati girati alcuni grandi film del cinema italiano ed internazionale.
Il delegato ha poi fatto notare come in Italia il Cineturismo stenti a decollare, anche per la mancanza di agenzie di viaggio e tour operator dedicati. La governance del territorio, per di più, è un groviglio inestricabile incapace di attuare azioni condivise. Il sistema locale, pertanto, ha bisogno di maggior ordine se vuole promuovere il territorio per mezzo del prodotto cinematografico. Solo in questo modo è possibile giungere al passo successivo: la realizzazione di una filiera del Cineturismo.

Andrea Piqué, Avvocato, nonchè Docente di legislazione cinetelevisiva presso l’Università di Roma Tre, ha debuttato con un interrogativo provocatorio: «Ma perché in Italia il Cineturismo non decolla come deve?» Le ragioni, a suo dire, sono svariate, tra le quali cita la scomparsa delle agenzie di viaggio, la carenza di movie tour e le difficoltà legali (ad esempio non è possibile riprodurre fotogrammi di film per fini promozionali).
Qualcosa, fortunatamente, comincia a muoversi. La nuova Legge Regionale Lazio per il cinema e l’audiovisivo del 14 marzo 2012 è innovativa sotto questo punto di vista; per la prima volta compare il termine Cineturismo in un testo legislativo. L’obiettivo della legge è quello di risolvere il caos esistente nella Regione Lazio in quanto a Film Commission. Con la nuova normativa, in effetti, vengono legittimate due strutture, ossia un’unica Film Commission e il Centro Studi e Ricerca sull’Audiovisivo.
Un’ultima interessante osservazione riguarda il mondo del cinema.
Il cinema negli ultimi periodi si sta localizzando, muovendosi dal globale al locale. In questa nuova ottica i fondi statali saranno sempre meno e il sostegno economico verrà affidato maggiormente ai contributi regionali e ai fondi europei.

Convegno2012dIl dibattito è poi passato nelle mani di Elina Messina, PhD in Marketing Turistico e una fra le più autorevoli studiose di Cineturismo.
La Dott.ssa ha rimarcato il valore del marketing nel Cineturismo, un elemento da aiutare e non ignorare. La Film Commission, grazie anche al suo contributo, dev’essere l’ente incaricato di fare da filtro tra cinema e territorio, con il proposito di preservare l’identità di uno specifico territorio e di trasmettere un’immagine che non sia in alcun modo deleteria.
Una dimostrazione di strategia vincente di marketing turistico è rappresentata dai movie walk. A Roma, ad esempio, si sta cercando di sfruttare l’impatto incredibile, sul turismo incoming, che genera il regista Woody Allen (a Londra il suo “Match Point” ha dato origine ad un indotto economico di ben 2 miliardi di sterline), creando il movie walk di 10 film di fama internazionale. Anche la promozione, in conclusione, concorre all’identificazione di un’identità filmica e territoriale da tutelare, stimolare e valorizzare.

Ritornando sulle questione dell’immagine del territorio, Angelo Bencivenga, delegato della Fondazione Eni Enrico Mattei, ha illustrato la mission dell’ultima ricerca, legata per l’appunto al territorio e all’audiovisivo, sostenuta dalla Fondazione in Basilicata.
Il cinema risulta una delle principali motivazioni al viaggio ed un mezzo efficace nel costruire l’immagine percepita dal turista. Nello specifico, l’immagine della Basilicata, stimolata principalmente proprio dall’audiovisivo, parla di un territorio verde e con forti valori culturali e storici.
Il cinema diventa uno dei driver principali che incide più che altro sulle presenze (una motivazione che stimola il turista a soggiornare per più giorni), quando, però, alla base vi è un prodotto turistico o un servizio strutturato. Il delegato ha citato il caso del movie map georeferenziato di Basilicata Coast to Coast, uno dei primi in Italia ed uno fra i più interessanti e di successo.

Il X Congresso Internazionale si è concluso con l’intervento di Paola Abenavoli, autrice di “Un set a sud” e “Sud, si gira”.
L’autrice ha dato risalto alla tendenza, negli ultimi anni, di conferire al Sud un’attenzione rinnovata e speciale. Le produzioni cinematografiche e televisive, difatti, hanno aperto le proprie porte a regioni che in passato non hanno vantato una ragguardevole tradizione audiovisiva, come potevano essere la Sicilia e la Campania. Questa rinnovata attenzione non comporta solo un forte impulso al Cineturismo, ma crea sviluppo, indotto economico, e la nascita di prestigiosi centri di produzione.
Il Sud viene visto oggi con un’immagine diversa, divenuto sia fonte di ispirazione poetica che fonte di racconto. La sfida è quella di riuscire a raccontare questi territori generando, al contempo, attrazione turistica. Le nuove tecnologie, la rete e il location placement sono gli strumenti adeguati per vincere tale sfida.

Il programma dell’8a Borsa delle Location e del Cineturismo è proseguito con il Workshop dal titolo “CineTag e Codici QR: una risorsa concreta per il territorio”.
Convegno2012eAdriano Parracciani e Mario Pucci hanno mostrato le potenzialità di questa nuova tecnologia, già consolidata nel Nord Europa nel settore del commercio (acquisti online) e del turismo (informazioni turistiche).
Il Codice QR, un codice a barre bidimensionale che memorizza delle informazioni generalmente decodificate da un telefono cellulare o uno smartphone, incontra il cinema e dalla loro unione nasce quello che è stato chiamato CineTag, un Codice QR verticalizzato proprio sul tema del cinema.
Una delle possibili declinazioni del CineTag riguarda la creazione di un’APP capace di accompagnare il turista nei luoghi del cinema, permettendogli di vivere un’esperienza di realtà aumentata (un connubio di realtà fisica e contenuti digitali). Il cineturista può, in questo modo, rivivere le scene che hanno segnato la storia del cinema nei luoghi stessi in cui questa storia è stata fatta, con l’aggiunta di ulteriori servizi (movie map, condivisione con i social network, contest, sinossi ecc…).
Questa tecnologia dal sapore green dimostra come la nostra vita stia diventando sempre più mobile ed è, per questo motivo, un’innovazione da non trascurare.

Un altro interessante appuntamento del ricco programma della Borsa delle Location e del Cineturismo è stato il Seminario OSA “Realizzare un prodotto Cine-Televisivo: il ruolo della Film Commission nel sostegno dell’industria cinematografica locale”.

Seminario OSA 2Giovanni Cavaliere, Presidente di OSA (Istituto Europeo di Orientamento allo Spettacolo e Arti Visive), ha presentato al pubblico in sala questa nuova realtà, focalizzando l’attenzione sugli ingredienti innovatori che questa nuova realtà apporta. OSA, invero, è il primo istituto itinerante in Italia ad offrire orientamento pre e post-formazione nel comparto audiovisivo. L’istituto punta a valorizzare la professionalità nazionale e a diffondere la conoscenza dell’ampio ventaglio di professioni legate a tali settori. Tramite un orientamento a 360° imparziale e rivolto a tutti, OSA si propone l’obiettivo di modulare la domanda e l’offerta, beneficiando entrambe.
Anna Olivucci, responsabile di Marche Film Commission, è intervenuta con dati alla mano. L’ultimo rapporto dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Multimediali) parla di un settore florido, con 6000 PMI e 200.000 addetti. Si tratta, in pratica, di un’attività altamente produttiva.
Le Film Commission, come ben sappiamo, mettono a disposizione degli aiuti finanziari che non sono assolutamente a fondo perduto, in quanto servono a creare occupazione e ricchezza sul territorio. «Sono tutti soldi che ritornano».
Il regista Fabrizio Cattani, è intervenuto subito dopo con la propria testimonianza da professionista del settore.
Cattani ha subito evidenziato l’importanza dei fondi (Film Fund o fondi comunali GAL per la promozione del territorio) e delle agevolazioni (tax credit, tax shelter ecc…), di rilevanza vitale per le produzioni. Queste ultime dipendono talmente tanto dai costi di produzione che spesso e volentieri preferiscono scappare (vengono chiamate runaway productions) alla ricerca di finanziamenti. La Film Commission entra in gioco proprio in questo momento, a meno che non ci siano muri a livello regionale, come nel citato caso della Friuli Venezia Giulia Film Commission.

Seminario OsaIl seminario si è concluso con le parole di Alessandro Signetto, Responsabile della promozione internazionale del documentario italiano, il quale ha fatto il punto sulla situazione del documentario nella nostra nazione.
In Italia i documentari hanno intrapreso uno sviluppo formidabile, come dimostrano le oltre 600 produzioni indipendenti censite su cinemaitaliano.info. Sfortunatamente si tratta di coproduzioni o autoproduzioni, in quanto in Italia il settore non ha la dimensione economica industriale che ha, ad esempio, in paesi come la Francia.
Le Film Commission dovrebbero essere «interlocutori ovvi ed interessati» ma ciò accade raramente. Basti pensare che l’unico fondo interamente dedicato al documentario è il Doc Film Fund della Torino Piemonte Film Commission. La motivazione è semplice: il documentario ha meno sbocchi e una distribuzione problematica. Per questi motivi il settore è considerato meno interessante e l’autore è lasciato spesso solo con la propria idea.
Il seminario, in conclusione, non ha fatto altro che mettere in evidenzia la necessità di una sinergia ponderata e durevole fra Film Commission, produzioni ed enti locali.

Con la magica cornice del Castello Aragonese a fare da sfondo, si è conclusa l’8a Borsa delle Location e del Cineturismo, tra convegni, workshop, seminari, Film Cocktail, B2B e proiezioni dell’Ischia Film Festival.
Tanti gli spunti e i temi trattati nel corso di quest’ultima edizione. L’intesa necessaria fra gli attori coinvolti, l’importanza dei fondi, del sostegno delle Film Commission, del location placement, delle nuove tecnologie e dell’orientamento sono solo una loro piccola parte.
Il Cineturismo resta un fenomeno turistico e socio-culturale da perfezionare, potenziare e valorizzare. L’Italia, del resto, deve ancora lavorare molto per potersi allineare ad altri paesi che hanno compreso appieno le opportunità del turismo cinematografico. Le basi fortunatamente ci sono tutte. 

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Conferenza stampa in BIT (Milano)

10 anni di Cineturismo in Italia: l’Ischia Film Festival

Si svolgerà Sabato 18 Febbraio alle ore 11.00 in BIT presso il Padiglione 1 nell’area conferenze della Regione Campania la conferenza stampa che annuncerà i risultati del progetto Cinema e Territorio giunto al suo decennale di attività con l’Ischia Film Festival ed il suo Portale del Cineturismo.

DSC_0013-low-sL’ideatore del progetto Michelangelo Messina, precursore del fenomeno in Italia, sin dal 2003 ha introdotto in Italia questo nuovo strumento turistico-culturale che vede il cinema come strumento capace di influenzare la scelta di una meta turistica, introducendo il neologismo Cineturismo oggi utilizzato per definire l’interessante nicchia di mercato turistico che punta alla promozione dei luoghi attraverso quel potente mezzo di comunicazione che è il cinema.

L’Ischia Film Festival è l’unico concorso cinematografico dedicato alle location nell’opera audiovisiva. Grazie a questa particolare tematica ha costituito in questi anni il fulcro di attenzione, analisi e raccolta di case histories sul fenomeno del cineturismo. Un centro studi costituito da illustri docenti universitari ed esperti del settore, da anni analizza le problematiche di questo fenomeno e le possibilità di potenziamento e sviluppo.

Dal 30 Giugno al 7 Luglio 2012 nella splendida Isola d’Ischia si svolgerà la decima edizione di questo originale festival che al suo interno prevede una tre giorni di convegni e mercato dedicato alle location cinematografiche: la Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo.

Per questo, in sinergia con gli operatori ed imprenditori del turismo locale l’Ischia Film Festival ha realizzato un catalogo che raccoglie il meglio dell’offerta turistica isolana con offerte specificamente pensate per i turisti che ameranno partecipare al festival e per gli esperti del settore cinematografico e turistico che interverranno al suo mercato. Il catalogo sarà presentato in anteprima alla BIT di Milano dal 16 al 19 Febbraio al Pad. 1 stand Regione Campania: H01 M10.

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Riflessioni dal nono convegno sul Cineturismo.

Convegno-2011e

Valorizzazione del territorio, product placement, ruolo delle film commission. Questi alcuni dei temi dell’appena concluso IX Convegno internazionale sul cineturismo, svoltosi ad Ischia dal 5 al 7 luglio 2011. «Come sempre -  ha sottolineato il direttore Michelangelo Messina -  lo scopo di questo incontro è creare sinergie tra due mondi che non sempre comunicano facilmente tra di loro».

Primo giorno. Ascoltati i saluti istituzionali della dott.ssa Serena Albano, Assessore al turismo della Provincia di Napoli che sottolinea l’importanza della cultura nel nostro paese, il convegno si apre con la partecipazione della forse maggior esperta nel settore, Sue Beeton, la quale inizia il suo intervento offrendo uno spunto interessante per quanto riguarda il cineturismo, ovvero spostare l’attenzione sull’audience che nel tempo è diventata sempre di più attiva. Considerare il ruolo più attivo dell’audience permette di sfruttare la connessione emotiva tra storie e le location in cui vengono ambientate, sfruttando il fatto che uno spettatore sarà attivo prima, durante, ma soprattutto dopo la visione di un prodotto audiovisivo. Questo lo spingerà a cercare di riprovare le stesse sensazioni recandosi in quei luoghi che aveva ammirato sullo schermo.

Convegno-2011c

L’intervento successivo del Direttore dell’Ile de France Film Commision, Olivier-Renè Veillon, sottolinea come sia difficile per location non propriamente economiche come Parigi e l’Ile-de-France riuscire ad attirare una grande produzione. Un adeguato sistema fiscale ha permesso a questi luoghi di essere competitivi, ma un fattore determinante è costituito dalle location iconiche che attirano le storie. Infatti anche se la storia nasce dalle locations sono proprio le storie a firmare con la loro impronta le location.

Veillon ha citato come esempio Versailles, nel quale sono stati girati  film come ‘Maria Antonietta’ di Sofia Coppola, proprio a seguito della creazione della Film Commission nel 2004, ente che ha potuto contribuire a proporre ai curatori del castello un nuovo modo di condividere questa meraviglia storica.

Christine Berg, direttrice del Fondo Nazionale Tedesco per il Cinema, punta sulla competitività a livello economico della Germania, invitando i presenti ad interessarsi alle opportunità che quest’ultima offre in un’ottica di collaborazione delle Film Commission. Il fondo presente in Germania è di circa 16.000 milioni di euro. Fondamentale per ottenere una sovvenzione è la collaborazione con la Germania, ovvero la presenza di un produttore tedesco e la clausola che almeno il 25 % dei fondi vengano spesi nel territorio.

Entrando nello specifico di città che hanno incrementato il turismo grazie ai film girati in loco, Eugeni Osacar, direttore di Cett, presenta il nuovo movie tour barcelonamovie, creato a seguito dell’elevato numero di film, circa 41, girati nell’ultimo anno a Barcellona. Ovviamente emblema della città è Vicky,Cristina, Barcelona proiettato anche al Castello Aragonese nell’ambito dell'omaggio a Woody Allen in programmazione alla nona edizione dell'Ischia Film Festival.

Rimanendo in ambito Europeo, Pierre Tolcini, manager di VisitSweden, dati alla mano ci illustra il sistema di marketing della Svezia, paese piccolo che sfrutta cinema e letteratura come richiamo turistico. E senza dubbio risulta indicativa in questo senso l’esperienza della trilogia Millenium che ha portato  ad un incremento del 3% di turisti a Stoccolma, di cui 25.000 in più nel solo 2010.

Nicki Grihault, giornalista turistica in Inghilterra, tramite un approfondito studio dei vari movie tour proposti svela le caratteristiche necessarie affinché questa nuova proposta turistica sia di successo: legarsi a film con molta notorietà, mettere il turista al centro, assumere guide entusiastiche, cooperare con la pubblica amministrazione, e soprattutto sottolinea l’importanza di collocare attrazioni vicino al Movie Tour.

Convegno-2011dMarc Bossaerts dal Belgio presenta un vero e proprio viaggio fotografico attraverso 3 film: Malena, Divozio all’italiana ed Avventura. Vengono confrontate le immagini del prima e dopo film con particolare attenzione a quelle location trascurate e rovinate dal tempo e dall’incuria.

L’ultimo intervento della prima giornata riporta la brillante esposizione di Francesco Di Cesare, presidente di Risposte Turismo e docente di marketing del turismo presso l’università ‘Ca Foscari che ha presentato un’interessantissima tesi su come per le potenziali destinazioni turistiche fosse necessario riuscire ad individuare il modo migliore di utilizzare lo strumento del cineturismo per il destination management e quali risultati si potrebbero raggiungere.

Il secondo giorno la dott. Iuliana Aluas ha portato il saluto istituzionale del vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani, con l’augurio che vengano al più presto trovate nuove location e ci sia più visibilità per questo tipo di turismo.

Successivamente Philippe Reynaert, direttore di Wallimage, ci racconta di una piccola regione a sud del Belgio, la Vallonia, in cui cautamente si sta cominciando ad investire nel cineturismo anche grazie a Wallimage, ente formatosi nel 2001. In 10 anni sono stati girati 136 film di cui il 60 % produzione belga ed il 40% internazionale con il 300% di ricadute economiche.

La dott.ssa Alessandra Tavernese, coordinatore tecnico Commissione Cultura e Regioni, affronta il tema dell’individuazione di interventi programmati a rafforzare il posizionamento italiano sul mercato delle location per il cinema. Anche lei si augura una maggiore cooperazione tra le varie film commission.

Con una ironica vena polemica la dott.ssa Anna Olivucci, responsabile delle Marche Film Commission, propone un breve excursus sulla storia delle film commission italiane lamentando la solitudine in cui si trovano e l’inevitabile invidia che si viene a creare.

Il presidente del Coordinamento nazionale delle Film Commission Italiane, Maurizio Gemma, direttore anche della Film Commission Regione Campania, fa un bilancio dell’importanza crescente che hanno assunto nella penisola le Film Commission, in grado di assicurare un impulso importante all’industria creativa.  Nella regione Campania  caso emblema dell’ultimo anno risulta essere "Benvenuti al Sud"  con i suoi circa 4 milioni di euro d’investimento nella cittadina di Castellabate, set del film che ha conosciuto una promozione notevole.  Meno conosciuto ma ugualmente simbolico come strumento per la promozione del territorio Maurizio Gemma cita il documentario sulla canzone napoletana  "Passione" di John Turturro.

Convegno2011fEsordendo con una battuta sulla poca disponibilità economica dei produttori esecutivi, il presidente dell’APE, l'assicuazione che li riunisce, Marco Valerio Pugini presenta il caso "Letters to Juliet",  nel quale, oltre alla visibilità della location, c’è stato un tentativo piuttosto ben riuscito di accompagnare con i loghi utilizzati nelle riprese anche la fase di propaganda e lancio.

Sulle potenzialità inespresse a causa della frammentarietà delle Film Commission sul territorio italiano si esprime invece Elena D’Alessandri, coordinatrice dell’Osservatorio sulle Film Commission ed i Film Fund presso IsICult (Istituto italiano per l'Industria Culturale). Anticipando i dati di una ricerca che uscirà a breve, la dott.ssa D’Alessandri fa notare come nella stessa regione siano presenti diverse film commission per arrivare ad una stima di 54 film Commission sul territorio italiano.

In rappresentanza dell’associazione dei 100 autori, Maurizio Sciarra guida la platea nell’intricata rete dei fondi locali. Aiutandosi con i numeri forniti dall’ufficio studio Anica, Sciarra propone di pensare al finanziamento dei film non solo per la promozione del territorio, ma anche come sostegno all’industria culturale.

Paolo Peverini, docente della Luiss, presenta invece un interessante spunto semiotico sulla costruzione di senso e sulla manipolazione dei film da parte degli spettatori che oggi sempre di più sono consumatori attivi soprattutto in età giovane. Tramite buzz monitor si è giunti alla conclusione che molti adolescenti hanno come punto di accesso ai film  You Tube o Internet e proprio l’utilizzo di questi strumenti, attraverso la visione di trailer, genera grandi discussioni.

Convegno2011hVladimiro Riva, direttore della Vicenza Film Commission, si allontana dalle riflessioni accademiche per presentarci un magnifico esempio di sinergia tra Film Commission e registi che scelgono Vicenza come luogo per presentare il proprio film, con un attenzione ed uno studio da parte degli addetti ai lavori che si è tradotto in una guida sul cineturismo.

Nell’ultima giornata dedicata alle Best Practices introduce il tema uno dei più grandi esperti del settore in Italia, Roberto Provenzano, docente dello IULM Milano e  membro del Centro Studi sul Cineturismo che, dopo una piccola introduzione, pone l’attenzione su casi di film girati in luoghi diversi da quelli menzionati nell’opera. Nell’ottica di location placament, infatti, propone alle Film Commission di pretendere il riconoscimento nei crediti finali dei film di ogni luogo che fa da sfondo alla narrazione.

Ritornando a parlare di casi pratici, Livio Chiarullo e Delio Colangelo, della fondazione Eni Enrico Mattei, presentano una ricerca effettuata per indagare le ripercussioni che ha avuto il film “Basilicata coast to coast” sul territorio. Il 94% degli intervistati, tra turisti ed operatori del settore, ha dichiarato che il cinema è un efficace strumento di marketing territoriale in grado di promuovere il territorio della Basilicata.

A seguire Davide Bellotti, assessore al Turismo della Provincia di Ferrara, presenta la prima guida cineturistica di Ferrara con ottanta film passati in rassegna e dettagliate mappe ed approfondimenti.

La stessa operazione edita però dal Touring Club è avvenuta in Liguria e viene presentata da Marco Ferrari, presidente della Mediateca Regionale Ligure.

Convegno-2011bCambiando argomento, Emidio Mansi, presenta il progetto “Garofalo firma il cinema”, nel quale per ribadire i valori proprio dell’azienda viene usato il cinema come strumento di racconto di un territorio che è parte fondante dell’azienda.

Adriano Parracciani, presentando la sua “QuRiosa guida al cinema e alla città”,  fa intravedere quanto si può ancora innovare in questo campo prendendo spunto dalle nuove tecnologie. In questa geniale guida, infatti, vengono presentati i codici QR i quali permettono attraverso la lettura e decodifica con un cellulare di accedere alla scena del film che è stata girata nella location indicata.

Andrea Piquè, docente di legislazione cinetelevisiva presso l’università di Roma Tre, charisce gli aspetti normativi relativi al location placement, il quale viene trattato in un’ottica di product placement come una nuova forma di comunicazione pubblicitaria del territorio. Bisogna però fare molta attenzione affinché la location non venga scambiata con il set del film.

L’ultimo intervento si chiude con un “brillante” caso all’italiana presentato dalla dott.ssa Margherita Romaniello, consulente per l ‘APT Basilicata, la quale, dati alla mano, racconta il caso “The Passion” a Matera. Girato nel 2004, nel giro di due anni fa aumentare del 40%  gli arrivi e del 30% le presenze soprattutto per quel che riguarda il turismo americano e tedesco (+60%). Dopo il 2006 si assiste ad un calo degli arrivi dovuto sia ad un andamento fisiologico, sia dall’incapacità di organizzare una forma di sfruttamento della notorietà del film da parte del territorio.

Anche questo intervento dimostra che senza una sinergia tra i vari elementi della filiera risulterà molto difficile poter sfruttare la visibilità offerta dal cinema.

di Bianca Maratea

Convegno2011a

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Il Cineturismo premiato a Cinecibo

Al teatro Ariston di Paestum l'evento dedicato a cibo e cinema, presieduto da Michele Placido, conferisce un ulteriore riconoscimento all'Ischia Film Festival ideato da Michelangelo Messina

Premiazione-Messina-CiociolaNella suggestiva cornice del Teatro Ariston di Paestum in occasione della serata finale del festival dedicato al rapporto tra enogastronomia e cinema ideato dalla giornalista Laura Delli Colli, il direttore artistico dell’Ischia Film Festival Michelangelo Messina è stato premiato alla presenza dell’attore e regista Michele Placido – presidente della manifestazione – dell’assessore alle politiche agricole della Provincia di Salerno Mauro Miano, del presidente dell’Ente Parco del Cilento Dott. Amilcare Troiano e di altri autorevoli personaggi del territorio campano tra cui il Governatore incoming dei Lions distretto 108YA Gianfranco Sava.

Michelangelo_Messina_e_Giuseppe_FerraraAll’evento hanno partecipato molti personaggi del mondo del Cinema tra cui il regista Nico Cirasola, autore del pluripremiato “Focaccia Blues” – che si è aggiudicato il premio al miglior film italiano – il regista di “Mozzarella Stories” Edoardo De Angelis – vincitore del premio al miglior regista – ed uno dei grandi maestri del cinema italiano, il regista Giuseppe Ferrara autore di film che hanno raccontato i più importanti fatti di cronaca nazionale tra cui “100 giorni a Palermo”, “I banchieri di Dio”, “Il caso Moro”.

Benvenuti-a-Castellabate

Il festival Cinecibo, alla sua prima edizione, è diretto da Donato Ciociola – personaggio proveniente dal campo dell’eno-gastronomia che da 6 anni realizza a Paestum il Salone della Mozzarella di Bufala – ed è il primo evento nazionale dedicato al rapporto tra il cibo e il cinema un’idea nata dalla penna storica di questo connubio tra cinema e agro-alimentare Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, e autrice di molteplici iniziative editoriali sul “Gusto del Cinema”

Michelangelo Messina è stato ospite e relatore all’interno del convegno organizzato in occasione del festival sul tema: “La promozione del territorio attraverso l’audiovisivo”. All’apertura dei lavori l’assessore provinciale Miani ha sottolineato l’importanza di fare sistema sul territorio tra le varie forze culturali ed imprenditoriali e Michelangelo Messina in piena sintonia con questi obiettivi ha illustrato, nel suo intervento, le potenzialità del cineturismo e del suo progressivo sviluppo che sta portanto alla nascita di diversi percorsi cineturisti sui luoghi del cinema italiani, come quello di Castellabate set del fortunatissimo film “Benvenuti al Sud”.

Cinecibo-MMessinaNel corso della cerimonia di premiazione Messina ha evidenziato la necessità di preservare le tipicità del territorio dai prodotti ai luoghi e di creare sinergie per una migliore promozione del territorio attraverso l’audiovisivo. Per questo ha dato l’appuntamento, ai numerosi presenti, per la decima edizione dell’Ischia Film Festival che, con la sua Borsa Internazionale delle Location e del cineturismo si svolgerà dall’1 all’8 Luglio sull’isola verde.

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Partecipa alla ricerca sull'impatto economico e culturale dei festival

IULM
Questo messaggio è rivolto a tutti coloro che hanno partecipato in prima persona all'ultima edizione del festival e/o della BILC.

Canoval'Ischia Film Festival collabora alla ricerca promossa dall’università IULM di Milano sull’impatto economico e culturale dei festival del cinema il Italia.
Chiediamo la vostra collaborazione nella compilazione di un questionario on-line sull’esperienza vissuta nell’ultima edizione del nostro festival.
Per accedere al questionario cliccare sul link sotto riportato.

http://www.surveymonkey.com/s/Ischia

Grazie per la preziosa collaborazione.

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